martedì 21 febbraio 2017

perduto paradiso, malinconia sottile, nevrosi lenta

Fabbriche di Careggine è il paese in cui la Via Vandelli con un meraviglioso ponte si azzarda ad attraversare in un sol balzo il rio di Capredosso e il torrente Edron, dopo averlo seguito appena lasciato il Serchio a Poggio.

la Via Vandelli scende verso Fabbriche. foto del 1994 di Francesco.

sto appoggiato nello spigolo in cui si incontrano acqua strada e diga. è circa esattamente metà autunno e gli occhi si interrogano continuamente sull'estate ventura: è un appoggio incantevole tra la fantasia, le aspettative e la volontà di potenza.
la fantasia di ciò che era, di un paese sommerso, di abitudini e genti, di una strada un percorso non ancora noto. le aspettative di capire dove passare, come approssimare al meglio la Via, del livello che sarà dell'acqua. tutta la volontà di potenza dell'uomo che trasforma, di una Via che attraversa paesi monti e genti, di metri cubi di cemento innalzati per ottener altra potenza anche a dispetto della storia.

la Via Vandelli da qui scendeva verso Fabbriche
tra tutti i luoghi simbolici lungo la Via VandelliFabbriche di Careggine è uno dei più iconici. ed è un luogo che non c'è. più. o almeno non è visibile. eppure è uno dei luoghi più visibili nel cuore.
lo ricordo io, a fine anni '80, sul seggiolino dietro della moto Guzzi di mio padre, fermi sul cavalletto, il vento e il sole, il lago e l'immagine di un campanile, ed oggi nemmeno so se ci fosse davvero o se sia solo nella mia fantasia. lo ricorda Francesco, che nel 1994 a cinque anni è sceso con i suoi genitori nel paese di Fabbriche percorrendo la Via Vandelli e passando sul ponte con cui la Via attraversa l'Edron. lo ricorda la signora incontrata a Vergaia pochi minuti prima dell'inizio di questo racconto, che ricorda di essere scesa nel lago prosciugato con suo padre alla ricerca della casa della famiglia e ci racconta di come la madre percorresse a piedi la Garfagnana per arrivare a Modena, carica di sale. ed è la prima volta che sento parlare della Via Vandelli come della Via del Sale, una versione meno esotica è più proletaria della Via della Seta. lo ricorda il cuoco che ci ha affettato salumi freschi per un'ora a Vagli Sopra, che sostiene di aver seguito la Via Vandelli in barca navigando sulla superficie del lago di Vagli sopra a Fabbriche.

eppure il paese è scomparso. in meno di un minuto viene raccontato l'abbandono di Fabbriche. immagini antiche, costellate di uomini e donne di pietra e legno, colori scolpiti. e l'inesorabile inondazione che segue un semplice gesto di un operaio: una leva e l'acqua si impadronisce della storia.



e allora nuovamente sento che è mio dovere ricostruire recuperare far riemergere. le mappe catastali ottocentesche, lungimirantemente conservate dalla regione Toscana sono uno strumento unico e meraviglioso per ricostruire punto a punto il percorso della Via Vandelli.

Fabbriche di Careggine come appariva nell'800,
abbracciata da un'ansa dell'Edron e attraversata dalla Via Vandelli

ne nasce un disegno, una linea immaginaria e mai così reale della Via che scorre sotto l'acqua ferma: un'ipotetica proiezione senza dislivelli delle fatiche umane, un volo radente percorso da brividi e da spalle curve.
l'impossibile diventa possibile, con lo sguardo accarezzare da quello spigolo del lago la Via Vandelli che pian piano accarezza la discesa verso Fabbriche, punta verso est e decisamente svolta a destra per attraversare l'Edron e immergersi nel paese. e poi via sul fondovalle costeggiando il torrente, lasciando a sinistra Vagli Sotto, a destra Fontana delle Monache e puntando verso Vagli Sopra, ultimo approdo prima del mare aperto della valle d'Arnetola.
l'impossibile diventa possibile, la ragione umana dà forma alle visioni e la Via fluisce ancora sul fondo, ancorata dai passi pesanti e dalla fatica imperdonabile di generazioni di uomini e donne.



ecco qui sopra il tracciato preciso della Via Vandelli che serpeggia tra terra boschi declivi acqua strade sentieri fango sponde, la più precisa possibilità dell'immaginazione. almeno, fino al prossimo svuotamento.

www.viavandelli.com #viavandelli

2 commenti:

  1. Sto imparando un sacco di cose, grazie Giulio!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. anche io ne sto imparando tantissime, e ne nascondo alcune tra i collegamenti :)
      e il viaggio è cominciato da mesi, con questa ricerca che fa viaggiare nella storia, nella geografia, antropologia, geologia....

      Elimina