venerdì 27 gennaio 2017

di baci straziami

per fare chiarezza, ho deciso che nella prossima primavera/estate andrò a piedi da Modena a Massa, mettendo un piede dopo l'altro sul percorso disegnato nel 1739 da Domenico Vandelli.
percorrerò la Via Vandelli.
dove sta la parte interessante? in parte in quell'interesse crescente per le vie storiche che si sta diffondendo sempre più e la Via Vandelli non è annoverata tra i grandi cammini.
E invece, e qui sta l'interesse, dovrebbe. Perché la Via Vandelli è una strada che ha segnato in modo decisivo la storia di un territorio, dal ducato estense all'Europa. È, probabilmente, la prima strada illuminista d'Europa, richiesta dal duca Francesco III d'Este al suo tecnico di fiducia per collegare la capitale del ducato, Modena, allo sbocco verso il mare, Massa.
È una lacuna l'assenza della Via Vandelli dal novero dei cammini d'Italia  che deve essere colmata. Forse. Perché la Via Vandelli potrebbe continuare a brillare della leggenda che la contraddistingue: nominate la Via Vandelli a chiunque, nella valle del Secchia o del Panaro, del Serchio o dell'Edron, dalle vette alle pendici delle Apuane, e vedrete brillare gli occhi, aspetterete un attimo di silenzio e poi sentirete iniziare a parlare di percorsi, pendenze, abbandoni, abati, duchi, matrimoni, città, sentirete meraviglie. E nel maggior parte dei casi sarà tutto leggendariamente approssimato, nostalgicamente impreciso, amabilmente fuorviante.
La domanda me la sono posta: è forse cinico rimuovere questa fantastica patina? Forse la risposta è sì: ritracciare con una linea appoggiata a terra precisa al centimetro dal cielo dei gps alla terra degli uomini, ricalcare quella linea che è la Via Vandelli in modo inequivocabile è forse un atteggiamento immorale.
Ma ho deciso che lo farò, definirò in modo chiaro e preciso, documentato e filologico il percorso della Via Vandelli. Con tracce, cartine, riferimenti, mappe. Perché un atto immorale è più dolce se commesso da un amante.


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giovedì 26 gennaio 2017

e se domani è tardi

tra un mese (esatto) compio 41 anni. e stamattina al bar della piscina ho letto un articolo sulla Gazzetta di Modena in merito alla variante Malandrone-Pratolino. ora, non so dove passi questa variante, ma sia il Malandrone che Pratolino stanno sul percorso originale della Via Vandelli. allora ho pensato che fosse ora di uscire allo scoperto con un progetto. dalla via che c'ero...
io. percorrerò la Via.

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lunedì 16 gennaio 2017

all'altro capo del mare

la Via Vandelli non è una retta.
la Via Vandelli segue il bordo tra la ragione umana e i capricci della terra.
la Via Vandelli se n'è persa la traccia ma non la memoria.
ci sono punti già sbiaditi sulle mappe da cui si capisce com'è fatto il mondo.
questo poggio lambito dalla Via è una sosta per capire: da dove parte la Via, come serpeggia e si inoltra e si spiega.
da qui si vede il mare da cui la Via Vandelli parte per raggiungere un mare lontano e altri porti e altra vita e altre ambizioni.
(esplorazione sulle colline modenesi e sotto l'aria tersa di sabato 14 gennaio 2017)

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giovedì 12 gennaio 2017

una

La Via è una.
La Via scorre.
La Via parte. Da qualche parte.
La Via ondivaga.
La via attraversa. Terra e uomini. Spirito.
La Via sale.
La Via è sommersa. E riemerge.
La Via è foglia, sasso, erba, asfalto, terra e roccia.
La Via è perduta. La Via fa ritrovare.
La Via è sotto i miei piedi.
Io. Percorrerò la Via.