martedì 12 gennaio 2021

un'avventura

«Non sarà un'avventura, non può essere soltanto una primavera,
questo amore non è una stella che al mattino se ne va»

La mia avventura sulla Via Vandelli continua. Anzi, piccolo passo dopo piccolo passo, sta per fare un balzo. Il 21 gennaio 2021 esce la Guida alla Via Vandelli che ho scritto per Terre di Mezzo.

Guida alla Via Vandelli - Giulio Ferrari (Terre di Mezzo, 2021)

E davvero anche questa è stata un'avventura. Dopo mesi (e mesi) di contatti con la casa editrice e reciproco studiarsi, dopo una primavera 2020 pandemica, finalmente con l'estate ho potuto iniziare a lavorare sul campo al percorso escursionistico da proporre per completare entro l'autunno la redazione del testo che comprende oltre alle indicazioni per il cammino anche la storia della strada e tanti consigli utili per i camminatori, insieme alla scelta delle foto, il disegno delle altimetrie, il calcolo di distanze e dislivelli e l'operazione titanica di contattare tutte le ospitalità per stilare una lista completa di rifugi, b&b, pensioni e alberghi che si sono detti disponibili a ospitare i viandanti lungo il tracciato della Via Vandelli.

fatica e soddisfazioni sono inscindibili lungo la Via Vandelli

Un'avventura che mi ha molto stimolato: la responsabilità di sapere che ancora più viandanti percorreranno la Via Vandelli mi ha spinto a studiare, provare di persona, disegnare e descrivere un percorso escursionistico ancora più bello di quello che ho proposto fino ad ora.
Come sapete, in alcuni tratti alla Via Vandelli storica si è sovrapposta la viabilità moderna, con asfalto e traffico, quindi non più sicura per i camminatori. Però una delle unicità del cammino della Via Vandelli è proprio ripercorrere la strada settecentesca, la madre di tutte le strade moderne. Avevo già individuato un percorso alternativo, ma visto che ho passato il mio tempo libero degli ultimi tre anni (come minimo) a camminare il Frignano, la Garfagnana e le Apuane, ho capito che il tracciato si poteva migliorare: e il frutto di anni di ricerche è contenuto nella guida: un nuovo percorso escursionistico più bello, più agevole e anche più fedele a quello originale!

la Via Vandelli nella mappa del 1746 di Domenico Vandelli

👉 Alcune tappe sono rimaste identiche al 2020, con lo stesso percorso escursionistico.
☝ Poi ci sono alcuni piccoli cambiamenti che ho apportato per evitare quanto più possibile l'asfalto e rendere il percorso più intuitivo e camminabile.
🌟 Infine, tre sono le modifiche più importanti e sorprendenti, racchiuse in due tappe. Ma per ora andiamo per ordine di tappa, per le sette tappe:
☝M1: il percorso della prima tappa con partenza da Modena rimane sostanzialmente inalterato. La novità interessante è che faccio finire la tappa a Puianello, che rende tutta la scansione del viaggio più omogenea portandoci già in quota e dormendo con un bellissimo panorama sulla pianura padana.
👉M2: nessuna novità rispetto al percorso 2020 (a parte la partenza spostata a Puianello). Confermato il passaggio sotto al viadotto sul rio Torto per evitare l'attraversamento a raso della S.S. 12.
👉S1: tutto confermato per la prima tappa con partenza da Sassuolo.
👉S2: anche per la seconda tappa, tutto come nel 2020.
☝3: l'arrivo a La Santona avviene per un nuovo sentiero, ancora più aderente all'idea di Domenico Vandelli, riaperto grazie a Riccardo e al CAI di Modena.
👉4: tappa supersuper confermata, visto che è tutta interamente sul percorso originale settecentesco.
🌟5: ho modificato la discesa da San Pellegrino in Alpe, spostandomi dalla provinciale ai sentieri che corrono paralleli nel bosco utilizzati per il taglio legna, togliendo tanto asfalto da sotto gli scarponi.
🌟Da Castelnuovo a Poggio, ho cambiato sponda del Serchio, evitando di salire a Mont'Alfonso ma rimanendo basso sostanzialmente sul lungo fiume e molto più vicino al percorso settecentesco. Ho tolto tanto dislivello, ho mantenuto i sentieri ma soprattutto ho aggiunto due vere perle: Pontecosi e il passaggio sul ponte ferroviario-pedonale della Villetta.
☝6: l'unica modifica presente nella guida è in un breve tratto nella valle di Arnetola, in cui si abbandona il percorso settecentesco e si segue il percorso CAI per evitare due fronti di cava, visti anche i disguidi riscontrati quest'anno con i cavatori.
🌟7: l'arrivo a Massa è nuovo: seguendo prima l'antica mulattiera dal Santo a Canevara e poi il viottolo delle miniere (riaperto nel 2020 dai volontari del CAI di Massa tra cui Marco) rimaniamo molto più vicini alla Via Vandelli settecentesca (dall'altra parte del Frigido) e su un percorso più affascinante.
👉FT: tutto confermato per Finis Terræ al mar Tirreno.

il ponte ferroviario (e pedonale) della Villetta, sopra cui passa il nuovo percorso escursionistico della Via Vandelli

Tutti i dettagli, approfonditi passo per passo, li trovate nella guida fresca freschissima. Le nuove tracce gpx e kml sono state caricate sul sito. Preparate gli scarponi, gli zaini e soprattutto preparate gli occhi che si spalancheranno di stupore, il cuore che si nutrirà di emozioni, i polmoni che si riempiranno di sana fatica, la testa che si inebrierà di nuovi stimoli storici geografici intellettuali illuminanti!