la Via Vandelli con il Viandante :: Tappa 4 :: La Santona - San Pellegrino in Alpe
La quarta tappa della Via Vandelli riparte da La Santona e si immette immediatamente sul tracciato originale realizzato da Domenico Vandelli nel 1739 che seguiremo per tutta la tappa. È importante sapere che fino all'arrivo non troveremo nessun posto dove prendere da mangiare, solo due/tre fontane, quindi è importante prepararsi alla partenza. Tutto il percorso sarà senza grandi dislivelli, tranne i chilometri finali e vederemo anche bei tratti di selciato originale. Rapidamente raggiungiamo Le Lezze nel mezzo del bosco e il bel prato de L'Inferno, luogo in cui da sempre si ricorda la fuoriuscita di fiamme dal terreno, raccontate da Plinio il Vecchio e dove Lazzaro Spallanzani fece i suoi studi sugli idrocarburi.Un tratto di Via Vandelli riselciato con muretto a secco tra La Santona e Le Lezze |
Raggiungiamo i 1350m slm nei pressi di monte all'Albero e poi è discesa tra le rocce scagliose fino al passo delle Cento Croci. Qui le leggende si sprecano, ma osservando la lastra incisa sopra l'ingresso dell'oratorio pensiamo che si narra che proprio in quel punto, sull'antica via ducale, sorgesse un albergo per viandanti: ma i viandanti venivano serviti per cena, letteralmente. La cosa più importante per noi è che in questo punto ci troviamo a metà strada tra Modena e Massa, quindi un luogo estremamente significativo per i viandanti della Via Vandelli. Al passo c'è anche un bel cartello informativo del comune di Riolunato, che mi è stato commissionato per raccontare la storia della Via Vandelli e il suo futuro come cammino.
il cartello informativo del comune di Riolunato sulla Via Vandelli al passo Cento Croci |
la Via Vandelli presso la capanna celtica di Cà Guerri, con il monte Cimone |
All'abate Domenico Vandelli
Geografo e matematico della corte Estense, l'architetto che realizzò l'omonima Via.
Alle popolazioni appenniniche che divisero ingegno e fatica.
La stele dedicata a Domenico Vandelli aLa Fabbrica di Pievepelago |
i viandanti della Via Vandelli immersi tra i boschi autunnali |
Ancora chilometri su un sentiero praticamente perfetto, in tanti tratti ancora selciato che ci porta nel comune di Sant'Anna Pelago e ci riavviciniamo per la prima volta da quando siamo partiti a una strada asfaltata trafficata, alla località La Sega, ma prima incontriamo i caseggiati antichi de La Piella.
La Piella, con la Via Vandelli che la costeggia, in versione estiva e invernale |
Dopo aver incrociato la strada provinciale 324 che porta al passo delle Radici, comincia una parte più in salita, attraverso però un meraviglioso bosco di alti alberi in cui la luce penetra solo dall'alto. La Via Vandelli qui è affiancata dalla strada provinciale e la incrocia più volte, fino ad arrivare al L'Imbrancamento, dove anticamente venivano riunite le greggi. Qui facciamo un breve tratto su asfalto in discesa verso Piandelagotti, che però è ancora il percorso settecentesco originale, fino a un bivio dove la Via Vandelli prosegue a sinistra nel fitto del bosco e salendo ripidissima su meravigliosi tornanti ancora originali in cui possiamo ammirare la maestria della posadelle pietre e delle opere idrauliche di scolo. Tornanti così belli li riammireremo solo tra le Apuane.
La Via Vandelli settecentesca ancora con la selciatura originale immerssa nella Selva Romanesca |
Sono pochissimi chilometri ma sono abbastanza duri, finché non sbuchiamo al passo del Lagadello, sul crinale tosco-emiliano, al confine tra le province di Modena e Lucca: a 1620m slm, il puntopiù alto della Via Vandelli. Ora manca solo un po' di discesa,dove la Via Vandelli è stata sfaltata per raggiungere il paese di San Pellegrino in Alpe, che nel '700 era un'enclave lucchese entro il ducato Estense e ora è un'enclave modenense, del comune di Frassinoro, entro la regione Toscana. Qui ci riposeremo, all'ombra dell'antichissimo ospitale dei pellegrini, dove riposano San Bianco e Sanp Pellegrino, anche loro divisi amministrativamente tra le due regioni e dove potremo ammirare un tramonto mozzafiato sulle Alpi Apunae che ci aspettano a un giorno e mezzo di cammino.
Le Alpi Apuane viste da sotto l'arco dell'ospitale di San Pellegrino |
Non ci rimane che riposarci e preparaci alla prissima meravigliosa tappa sulla Via Vandelli che ci farà immergere completamente nella selvaggia Garfagnana.
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