la Via Vandelli con il Viandante :: Tappa 2 :: Serramazzoni - Pavullo nel Frignano
La seconda tappa della Via Vandelli, nel ramo che parte da Sassuolo e che in questa tappa si ricongiungerà con quello che parte da Modena, parte dalla piazza di Serramazzoni.Siamo già nel cuore dell'appennino modenese, in uno dei paesi cresciuti attorno alla Via Vandelli, arrivata qui nel 1751 per scelta di Domenico Vandelli, dove all'epoca c'era solo il piccolo agglomerato di Case Mazzoni.
Un'antica abitazione di Case Mazzoni, appena discosta dalla Via Vandelli |
Usciamo dal paese sul marciapiede che costeggia la strada asfaltata che va verso l'antica roccaforte di Monfestino. Ma ben presto, continuando a seguire la Via Vandelli settecentesca, ci troviamo al bivio con Case Naldi, dove prenderemo a destra in discesa, percorrendo un tratto di Via Vandelli dove ìancora presente il muro a secco di contenimento e parte della lastricatura, che corre tra i campi verdeggianti. Ma prima, proprio all'imbocco del bivio, ci fermiamo per ammirare sulladestra, in lontananza, la Pietra di Bismantova, l'emergenza rocciosa dell'Appennino reggiano dal profilo inconfondibile, visibile fino qui: il seggio del demonio sulla terra.
la Pietra di Bismantova, come vista dalla Via Vandelli |
la Via Vandelli sommersa dall'erba tra i prati |
E finalmente si raggiunge ilpunto in cui questa Via Vandelli del 1751 incontra la Via Vandelli del 1739 che sale da Modena, e in un magico trivio si riuniscono per correre insieme tra le querce come unica strada verso il Frignano, il crinale, la Garfagnana, le Apuane e il Mar Tirreno!
la Via Vandelli poco dopo la confluenza del ramo del 1739 da Modena e quello del 1751 da Sassuolo |
Manca poco e possiamo sederci nella piazza centrale di Pavullo nel Frignano, sotto il busto di Giovanni Borelli, immergendoci e dissetandoci alla fontana pubblica la cui acqua sgorga dal becco di arcigni e benevoli rapaci.
il video de "la Via Vandelli con il Viandante"
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