mercoledì 5 aprile 2017

dritto fino al mattino

«questo è il cammino e poi dritto fino al mattino poi la strada la trovi da te»

è vicino, è a pochi passi, è sapore famigliare eppure rimane irraggiungibile: il percorso originale della Via Vandelli nel tratto da Borra a La Santona.
c'era fango, c'è stata neve, ci sono crochi come sipario. eppure la Via rimane incerta.
la Via Vandelli sopra Borra: l'ultimo tratto di percorso certo
Ero già stato lo scorso autunno a passeggiare tra Borra e La Santona, cercando di capire con i miei piedi dove passasse la Via Vandelli nel 1739. Avevo affondato i piedi tra fango e prati umidi, levando lo sguardo alle chiome spoglie dei boschi del Duca, ma i miei dubbi erano solo stati alimentati.
la Via Vandelli procede umida e deturpata nel bosco della Fignola
È difficile raccapezzarsi sui declivi di un monte chiaramente trasformato dall'uomo, in cui strade lastricate sono state aperte più volte negli ultimi secoli, i sentieri di terra battuta si sono moltiplicati, le vie municipali hanno intersecato e deviato quelle ducali, e in cui i contadini e montanari hanno pervicacemente occultato il tracciato della Via per poter arare, coltivare, pascolare, vivere indisturbati. E lo diceva già Domenico Vandelli, nelle relazioni per il Duca, dei villici che tagliavano la Via con fossi o che facevano cadere massi per confondere il cammino. Così tra Cà Don Carlo, San Rio, la Serra della Luminaria e il Grotto della Santona la Via è confusa, dispersa, mistificata, negata, spostata, intollerata.
Non aiutano i cartelli dei sentieri, che indicano direzioni sbagliate... o forse giuste ma contradditorie, contraddittorie tra di loro e con i documenti storici. Forse aiutano e ancora non l'ho capito.
i cartelli che indicano la Via Vandelli nel bosco della Fignola
Non aiutano i consigli delle persone interpellate, che si rifanno a detti popolari, a tradizioni ottocentesche, a comodi tracciati, a servitù di passaggio contese tra il Duca e il popolo:

Sent: Tuesday, November 29, 2016 3:58 PM
Subject: Re: Fw: Via Vandelli
da Cà Don Carlo la Via Vandelli prosegue parallelamente a monte della via Giardini fino ad intersecare la strada che da Borra alta porta a casa Maioncello.La attraversa e prosegue fino al residence Selva dei Pini (piu o meno lo fiancheggia nella parte a nord).Quindi, parallela piu o meno alla Giardini arriva alla località "Le Baracche". Da qui arriva a La Santona con tracciato coincidente a quello della Giardini.

O forse anche questi consigli aiutano e ancora non l'ho capito. Certo questi consigli contraddicono i cartelli apposti dalla comunità del Frignano. Vabeh.

Non aiutano le antiche mappe. A partire da quella di Domenico Vandelli stesso del 1746, che forse manca di dettaglio, ma certo mostra la Via come una linea dritta con ben poche incertezze e curve tra Lama Mocogno e Barigazzo.
la Via Vandelli tra Lama e Barigazzo nella mappa del 1746
Nemmeno le mappe dell'800 in cui, già nella mappa del 1821, dopo Borra dalla via Giardini segnata in rosso si stacca un intrico di vie segnate in giallo che portano a La Santona, ricongiungendosi a varie altezze alla via Giardini: alla curva delle Baracche, alla Fignola, direttamente a La Santona. Ognuna di queste alternative corrisponde a un percorso proposto da qualcuno anche oggi come quello originale della Via Vandelli. Qualche confusa speranza in più la offre la carta storica regionale del 1853, in cui il reticolo è meno intricato e appaiono linee tratteggiate, vie distaccate dalla via Giardini poco dopo la Santoncina che si ricongiungono viavia: ma dove? Alle Baracche? O direttamente a La Santona? E La Fignola, che fine fa? Non era toccata dalla Via Vandelli? Almeno sembra escluso il passaggio per Casa Maioncello. Forse. Forse queste mappe aiutano e devo solo convicermene.



Ma all'archivio di stato di Modena conservano le mappe catastali di inizio '900, ho scoperto, così ho iniziato una piccola ricerca andora da conludere, visti i tempi biblici della burocrazia per consultare le mappe. Sono però riuscito a scorgere almeno una mappa d'unione del comune di Lama Mocogno, dove appaiono però in tutta la loro devastante coerenza i percorsi alternativi alla Via Vandelli, quelli imposti dagli uomini che hanno deviato il corso della Via dai loro terreni e dai loro pensieri.
mappa catastale del comune di Lama, con qualche anonima correzione a matita
Ma straordinari per me sono quei tre tratti a matita, che qualcunaltro prima di me ha lasciato, uno verso La Serra, uno dopo La Santoncina, e il più appassionante di tutti proprio dopo Cà don Carlo, quei tre tratti con una freccia puntata verso l'alto, come a dire: no, la Via non passava di qui, ma un po' più sopra.
Così anche questa mappa non aiuta. Anzi, aiuta moltissimo, a sapere che altri ricercatori nel passato hanno avuto i miei stessi problemi e perpelessità: i predatori della Via perduta.

E così, da predatore, sono tornato alla caccia della Via, nuovamente coi miei quali segugi: e l'usta della Via ci ha guidato, piante dei piedi come nasi di veltri, occhi puntati a calcolare pendenze e tracciare spartiacque. Così siamo riusciti a trovare le dritta vestigia di muri a secco, proprio dove il monte scende a destra e a sinistra, abbiamo percorso versanti destri e sinistri, siamo scesi fino alla casa della Fignola e risaliti alla curva delle Baracche.
vestigia di muri a secco che percorrono un crinale prima della selva dei pini: la Vandelli

le case de La Fignola: erano toccate dalla Vandelli?
Ora le nostra membra hanno assorbito il territorio, le isoipse incorciate sulle mappe si sono fatte fatica e sudore, i bivi di linee scolorite o tratteggiate sono diventati impercorribili dirupi o boschi impenetrabili. Nonostante la soluzione non sia arrivata ancora, il corpo interiorizzerà la terra e un barlume di Via, chissà, forse riemergerà sulla pelle.
Nel frattempo, rimane la traccia del percorso fatto, così se qualcuno esplorandolo vorrà darmi un contributo, sarà più facile pensarci potendo percorrere le immagini del satellite e una sottile linea rossa.


È difficile trovare sollievo dai tormenti di questro intrico di storia uomini e strade. Ma un po' di ristoro lo trovo nel curiosare tra le rare speci floreali che si annidano tra il bosco della Fignola e il Sasso Tignoso e che quindi potrò ammirare passeggiando sulla desideratissima Via Vandelli:

la Via Vandelli coperta di fiori primaverili si inerpica sul crinale, dopo Cà Don Carlo
www.viavandelli.com #viavandelli @viavandelli

2 commenti: