martedì 16 maggio 2023

s'io avessi previsto tutto questo

 

«E quindi tiro avanti e non mi svesto dei panni che son solito portare. Ho tante cose ancora da raccontare per chi vuole ascoltare e a culo tutto il resto»

il retaggio:  del rertaggio miglior nessun possiede, oggi mi sento di dire per me e la Via Vandelli.

alcuni, tanti, non troppi, anni fa, mentre tracciavo con cura senza affanno, preciso come chi è incantato, la linea che tutto riassumeva in un tratto secoli di leggende della Via Vandelli per riportarne verità e solidità, ecco, mi chiedevo se fosse un atto morale, anzi sapevo che non lo era: e mi davo una risposta. che sta nell'ultima riga di questo post di più di sei anni fa:

di baci straziami

e quella risposta mai fu più veritiera e profetica, alla luce degli sciacalli, faine, vari animali necrofori o ancor peggio necrotici che si sarebbero avventati a far strame della leggenda e del corpo corso trascorrere delicato della Via Vandelli. e si sono avventati, ma il calore luminoso con cui l'avevo avvolta ne ha preservato l'integrità, nonostante i calci scomposti e i graffi stridenti sulle pareti pulsanti della strada. per fortuna che l'ho fatto. per amore che l'ho fatto. (non che lo sciame infangato sia del tutto passato, ma ormai anche la mia pelle si è fatta più dura. e stiamo ancora a vedere).

però non aveva ancora trovato conclusione l'epica. leggenda era. ammantata. con la massima cura l'ho fatta riemergere e percorsa originalmente. e così facendo ho riconsegnato la Via Vandelli ai passi, agli sguardi, alle intelligenze. ed è evidentemente un successo strabiliante.
ma l'ho anche quasi messa, la Via Vandelli, a spregio di tutto ciò che è per me. ancor più è stata e chissà sarà. ma l'ho anche quasi messa, la Via Vandelli, tra i "cammini"... come passando tra le vetrine di un museo in cui anfore antefisse fibule si ammonticchiano. e la collezione, pur preziosa, tramuta in una visione distratta quasi antologica, di rivista.
sì certo, ogni giorno spiego e coinvolgo facendone notare la bellezza l'unicità la spettacolarità la storia e le storie. ma.
ma dopo esserne stato appassionato amante, ne sono diventato donferrantesco enunciatore? ho davvero compito il servigio cavalleresco in punta di cuore o no?

poi la folgore nel mezzo di queste settimane di pioggia: scorgo su instagram la didascalia in una story, l'effimero dell'effimero che invece congiunge curve traiettorie tensioni:

discorsi sopra la Via Vandelli, tra viandanti, in quei de La Santona

questa è la parabola: viene immaginata progettata costruita, i secoli sepolgono l'opera per ammantarla di leggenda, un uomo la riemerge e traccia, ora la Via è di nuovo una, ma così potente da diventar diboccainbocca nuovamente LEGGENDA.

la Via è una. ora et semper.

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