venerdì 9 giugno 2017

strada di campagna

«La vita è vecchia qui, più vecchia degli alberi più giovane delle montagne che cresce come una brezza. Strada di campagna, portami a casa nel posto a cui appartengo»

oggi parto. quindi inizio.
e vorrei concludere questi mesi di racconti e sogni su questo blog con la meno artistica e la più importante delle foto: la foto della Via Vandelli davanti alla casa in cui sono nato. E questo spiega il tutto, in parte.

la Via Vandelli, oggi, davanti alla mia casa natale
Prima di questo ho solo il racconto dei miei genitori che in un'estate di circa quarantanni fa in sella a una vespa vanno per uno stradello di campagna, l'allora Via Vandelli, a vedere il pezzo di terra su cui costruiranno casa: e io ero lì con loro, con mia madre, incinta di me. Dopodiché è tutto scorso lì: le finestre della mia camera da sempre aperte sulla Via Vandelli, col sottofondo di rombo di traffico che cresce anno dopo anno; mia nonna che mi acompagna in bicicletta all'asilo sfidando le auto; i primi giri con i miei genitori in bicicletta d'estate verso il paese con le mille raccomandazioni a prestare attenzione a quella strada trafficata; lo sfrecciare con la bici nuova regalo della promozione all'esame di quinta elementare sul cordolo sdruccilevoele; le passeggiate lungo l'erba del fosso per andare a prendere la corriera che mi portava al liceo; l'anno in cui il fosso che accompagnava per tutta lunghezza la Via Vandelli di casa è stato tombato e sopra costruita una ciclabile; gli inverni nevosi e ghiacciati che trasformavano la Via Vandelli in un nastro bianco e scivolosissimo e allora la strada diventava per una notte deserta ed era tutto silenzio e visione dalle montagne alla città; l'emozione ogni volta di riconoscere quella svolta.
E poi c'è molto di più, lontano da casa: c'è la colonia estiva a Santandrea Pelago, i libri dell'Artioli portati a casa dal nonno, il viaggio in moto con mio padre al lago di Vagli, le fidanzate, le notti a Barigazzo a imparare a stampare, Pantani sulle rampe del San Pellegrino, la leggenda di una strada che tutti nominavano e che anche da posti lontani e così diversi se percorsa nella sua interezza mi avrebbe portato a casa. Perché per tutti i miei amici quel tratto di strada è la Vandelli, per altri è la Nuova Estense, per altri è la statale dodici, per altri ancora è la continuazione della tangenziale di Modena e infine per tanti è un anonimo brandello di asfalto. E invece per me è stata, è e sempre sarà: la Via di casa.

dopo la passeggiata che tra pochissime ore inizio, lo sarà ancora di più.

www.viavandelli.com #viavandelli @viavandelli

Nessun commento:

Posta un commento